
Catalogna: le proprietà, gli usi e le controindicazioni dell’ortaggio alleato del fegato e dell’intestino
Alcuni la chiamano cicoria asparago (per la particolare forma), altri cicoria catalogna, altri ancora semplicemente catalogna (Chichorium intybus). Appartenente alla famiglia delle Asteraceae ed al genere Cichorium, la catalogna è una varietà di cicoria del nostro territorio, molto diffusa in alcuni regioni come Veneto, Lazio e Puglia.
Di norma le foglie sono di colore verde scuro, strette e lunghe, tanto che possono arrivare a toccare i 40 cm; sono lievemente frastagliate e raggruppate a cespo in coste tipicamente bianche. Va detto però che le varietà di catalogna sono diverse e ognuna ha le proprie caratteristiche: se infatti la catalogna a foglia frastagliata presenta costolature sottili e lembi frastagliati, la varietà Clio si presenta con cespi molto grandi, mentre la catalogna a foglia larga, una delle più diffuse, si caratterizza per le costolature bianche e larghe. Ci sono poi anche le puntarelle, coltivate soprattutto nel Meridione e riconoscibili perchè assomigliano a dei germogli a cui vengono staccate le parti terminali.
In cucina la catalogna può essere un ottimo contorno, da portare in tavola crudo o cotto. Assicurati di consumarla entro due o tre giorni dall’acquisto, perché non dura molto a lungo.
Le proprietà della catalogna
Proprietà e benefici
Alleata dell’apparato digerente, in particolare dell’intestino e del fegato, la catalogna ha un’azione diuretica e lassativa e stimolante per quanto riguarda la secrezione della bile. La cicoria strizza l’occhio anche all’apparato circolatorio: contiene molte fibre che non sono solo ottime per la salute intestinale, ma anche per il controllo della glicemia e l’assorbimento del colesterolo cattivo.